Primi commenti alla disciplina in materia di adempimenti fiscali negli appalti

Con la Pubblicazione della circolare 1/e 2020 del 12 febbraio l’Agenzia delle Entrate ha dato una prima chiave di lettura alla disciplina in merito alla gestione degli adempimenti fiscali e non solo, all’interno di prestazioni di appalti, subappalti e forniture di servizi.

Dal 1 gennaio 2020, infatti, il Committente, che affida il compimento di un’opera o di un servizio a un’impresa il cui valore annuale sia di importo superiore a 200.000 euro, dovrà verificare che appaltatori, affidatari e subappaltatori abbiano regolarmente versato all’erario le ritenute fiscali operate nei confronti dei lavoratori direttamente impiegati nell’esecuzione dell’opera o del servizio.

• Cosa di intende per Committente. Anche l’appaltatore diventa committente
• La decorrenza della nuova normativa. Gennaio 2020 come periodo di competenza e non di cassa
• Il campo di applicazione. Cosa significa valore del servizio affidato?
• La verifica del limite dei 200.000 euro in caso di appalti infrannuali o multiperiodali ovvero per i quali non è possibile determinare il valore economico dell’opera affidata
• Come verificare il criterio della prevalenza di utilizzo di manodopera e il concetto di beni di proprietà del Committente
• L’attività di riscontro dei dati trasmessi. Un onere complesso in capo al Committente
• Le conseguenze per l’appaltatore inadempiente. Sospensione dei pagamenti
• Le responsabilità in capo al Committente. Obbligo di controllo e di comunicazione
• Le ipotesi di esclusione dal nuovo meccanismo di versamento e comunicazione
  Come richiedere il certificato del “DURC Fiscale”
• Le sanzioni per mancato rispetto della procedura. Sanzioni amministrative e possibili pagamenti in misura ridotta.